Pubblicità Brioschi: Il cinghiale Brioschi vince contro il mostro Actigrip

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Questo spot molto simpatico descrive ironicamente una situazione che può capitare.

Una cena un po’ pesante, magari i peperoni difficili da digerire e ci si ritrova con un bruciore di stomaco, una pesantezza che ci disturba il sonno.

Capita a tutti di esagerare, di non saper resistere ad una bella tavola imbandita.

Ognuno sente il suo dolore dice un saggio adagio popolare. Ed infatti per chi deve pubblicizzare un medicinale diventa molto difficile descrivere con le immagini la sensazione di fastidio, il malessere che assale l’ammalato.

Brioschi ci riesce egregiamente con questa metafora. Hai mangiato troppo cinghiale alla maremmana ? Ti sveglierai di notte con tutto il peso del cinghiale sullo stomaco.

Un cinghiale molto simpatico tra l’altro, con lo sfortunato sotto di lui che mostra una paura contenuta. Tanto ha la soluzione per scacciarlo via.

Uno spot rapido, con un’immagine semplice e molto esplicativa.

Lo stesso tema è ripreso da un’altro spot per medicinali che va in onda giusto nello stesso periodo.

Questa volta lo sfortunato interprete viene svegliato da una presenza molto più inquitante, con cui inizia una lotta furibonda. Il demone è aggressivo, violento e anche un po’ schifoso.

Si tratta anche qua della materializzazione di un malessere, la tosse grassa, ma la resa è totalmente diversa.

Non c’è più l’ironia e soprattutto non c’è più una metafora chiara e diretta.

Solo quando il testimonial raggiunge dopo una lotta estenuante la cassettina dei medicinali scopriamo che il mostro impersona la tosse grassa.

(avete capito a quale spot mi riferisco ? Actigrip appena trovo il video lo inserisco)

Entrambe le pubblicità restano impresse dopo averle viste. Solo una però avrà la simpatia dei telespettatori e forse raggiunge il suo scopo commerciale.

Non mi sembra una buona mossa inquietare il cliente. La pubblicità dovrebbe essere sempre rassicurante, dovrebbe tranquillizzare proponendo il prodotto che risponde ai nostri problemi . Non dovrebbe mettere al centro del comunicato il problema, ma la soluzione.

Brioschi riesce benissimo a fare questo. Actigrip no.

Pubblicità Brioschi: Il cinghiale Brioschi vince contro il mostro Actigrip ultima modifica: 2011-01-08T10:07:22+01:00 da Salvatore-Admin

About Salvatore-Admin

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10 Replies to “Pubblicità Brioschi: Il cinghiale Brioschi vince contro il mostro Actigrip”

  1. Savenella

    Ho lavorato in un’agenzia di pubblicità. Secondo me non ci sono più i veri creativi e i Maestri sono ormai scomparsi. Negli spot emergono sempre più arroganza, volgarità, egoismo, stupidità. Il nuovo spot di Actigrip è una porcheria. Mi chiedo non solo chi l’ha creata ma chi l’ha approvata! Sciocchi e senza gusto.

  2. Pingback: campagna pubblicitaria actigript tosse | Chi protesta

  3. anonima

    quel mostriciattolo e terribile. mia figlia da quando lo ha visto non riesce a fare più un sonno tranquillo di notte.ma a cosa pensavano quando l’hanno fatta…. USATE IL CERVELLO…..

  4. dan

    sara che sono grande e non mi fa effetto pero mi sembra che si sta un pò esagerando. Non farei il moralista al posto vostro, xche le pubblicità dove fanno vedere culi (esempi: liu jo, divani e divani, reebook easytune) non le criticate e quindi è quindi è una critica molto ipocrita. Io la trovo molto simpatica come pubblicità e oltretutto non si possono nemmeno fare sempre le stesse publicita…quindi w il mostriciattolo e il cinghiale

  5. dan

    sono state prodotte molte pubblicità carine negli ultimi dieci anni che fanno anche ridere, quindi non rimpiangerei molto il passato…almeno sul tema pubblicitario

  6. dan

    x quando riguarda i bambini è vero che si possono impressionare,ma una pubblicità dura qualche secondo e di certo non può scioccarli più del resto delle cagate che trasmettono (gf,pupe e secchioni ecc ecc).Ci sono sempre state pubblicità dove ci sono dei mostri,pazzoidi o bruti tipo quella con andry the giant dei cereali al miele, negli anni ottanta x chi li ha vissuti….tutti quanti x un pò abbiamo avuto nelle mente una pubblicità che ci impressionava non è una novità

  7. Valerio

    Io trovo la pubblicità di Actigrip psicotizzante… in bambini e soggetti impressionabili credo possa creare seri problemi… In un mondo che ormai mercifica tutto, si cercano di mercificare persino gli incubi, come quello classico dipinto nei quadri di Fussli e di cui si parla nelle più cupe tradizioni popolari… (vedi l’aùro che i tarantini, come me, ben conoscono…).
    Ovviamente l’impatto sul pubblico di uno spot televisivo è certamente più ampio di quello di un quadro d’artista o di qualche antica credenza popolare…

    A quanto pare dunque, non c’è nulla di originale né nella pubblicità di Brioschi, né a maggior ragione in quella di Actigrip, che è la copia di una copia…

  8. Una Qualunque

    Io trovo la pubblicità della tosse grassa davvero orribile.
    Io mamma mi ritrovo a dover dire a mio figlio che i mostri non esistono e che quel catarro che lui ha in gola non ha le sembianze di un mostro..
    E’ vero che le pubblicità sono studiate in modo tale da lasciar un segno che poi ci ricondurrà all’acquisto del prodotto, ma alcuni pubblicitari dovrebbero valutare il proprio operato a 360 gradi.

    Potete trovare cosa ne penso su questo genere di pubblicità sul mio blog.

  9. Marco

    Ma se hanno riempito di zoccole e trans le cronache dei tg… Hanno fatto di uno come Corona,che sarebbe in carcere ovunque nel resto del mondo,un mito da imitare… Siamo alla 10 (o di più?) edizione del grande fratello,seguito dall’isola e da trasmissioni che ,quelle si, dovrebbero far perdere il sonno ed indurci a spegnere le tv per sempre….

  10. Una Qualunque

    Marco, la differenza tra un programma televisivo alquanto scadente ed uno spot è che tu puoi scegliere di non vederlo perchè a priori sai che è feccia..ma uno spot ti coglie impreparato e all’improvviso. Un programma come l’Isola dei Famosi, Amici o il Grande Fratello va comunque seguito almeno per 10 minuti per capire che non fa per te, ma uno spot non ti lascia nemmeno il tempo di prendere in mano il telecomando per cambiare che ti è già entrato nella testa

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