Pubblicità progresso: Spot contro la droga 2011

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Bello e fatto bene !

Lo spot sociale contro la droga è ormai un appuntamento annuale, di grande importanza, ma che spesso cade presto nell’anonimato.

Molto spesso questi spot sono criticati per non saper usare il linguaggio giusto, perchè non arrivano ai giovani, pensando che ai ragazzi si debba parlare con un linguaggio limitato, esclusivo, enigmatico, codificato come se non fossero persone come tutte le altre.

Il problema semmai non è nel linguaggio scritto e parlato (i ragazzi sono abbastanza intelligenti da capire anche se non si abusa del loro gergo) quanto il riuscire a catturare l’attenzione fino alla fine del messaggio, e questo è più difficile.

Questa volta mi sembra che non ci potranno essere critiche a questo spot, che sarà seguito, anche grazie alla musica di Nek, ma soprattutto sarà capito.

Mi piace soprattutto che il ragazzo tentato dalla droga non sia descritto come un emarginato, appartenente ad una famiglia socialmente in difficoltà, ma come un ragazzo normale, anzi che dimostra potenzialità e che solo per colpa di una esperienza  della vita ancora da maturare e le solite brutte amicizie possa cadere nella tentazione della droga.

Senza commento, e quindi senza frasi retoriche e stucchevoli, si racconta una storia, il contatto con la droga, la delusione di chi ti sta intorno, l’emarginazione che inizia subito, la faccia brutta e cattiva di quella semplice dose e come poi non sia difficile vincere alla tentazione usando solo la testa ed il buon senso.


Pubblicità progresso: Spot contro la droga 2011 ultima modifica: 2011-02-27T18:57:41+01:00 da Salvatore-Admin

About Salvatore-Admin

Divido la mia vita in blog, dove informo i miei lettori e vengo informato dai miei lettori. Scrivo ciò che conosco, leggo quel che voglio conoscere. Leggi tutti i miei articoli su Blog da seguire

21 Replies to “Pubblicità progresso: Spot contro la droga 2011”

  1. Flavio

    Complimenti, siamo rimasti a 30 anni fa. La rappresentazione della droga come “il mostro”, l’idea che terrorizzare sia efficace. Ma come pensate sia efficace un messaggio simile? Quale credibilità pensate di avere verso i giovani che hanno assunto anche una sola volta una qualche sostanza? Nessuna credibilità, perchè avranno visto che la “droga” gli ha procurato un qualche piacere, non è un mostro, non si riconosceranno nel messaggio, perdete credibilità e quindi l’occasione per comunicare in modo efficace i danni delle sostanze stupefacenti. I diversi danni. Naturalmente (messaggio a parte) di politiche di riduzione del danno non se ne parla più, perchè affrontando la cosa in modo ideologico, qualsiasi preoccupazione sulla salute e sulla possibile limitazione del danno va a farsi fottere. Siamo messi di nulla. Ci pensate un po’, siamo nelle mani nientepopodimeno che di Giovanardi!!!!

  2. Salvatore-Admin Post author

    Se guardi bene lo spot la droga è presentata come una bella donna giovane e intrigante, quindi piacevole , e solo quando il ragazzo cede alle sue lusinghe si mostra per quello che è, un mostro …
    Per me la metafora è ben studiata.

    Cosa significa politica di riduzione del danno ?

  3. lucy

    comunque secondo me nn bisognerebbe mandarla in onda nelle ore dei bambini, mio figlio ne è stato traumatizzato, da denuncia.

  4. Francesco

    E’ vomitevole.
    Rappresenta il problema della droga nel giovincello ricco, bello e presumibilmente figlio di papà che si trova a scegliere tra bombardarsi di pasticche (a proposito, quale pusher è così COGLIONE da andare in un posto tipo la stazione dell’autobus e farsi vedere da TUTTI che da’ una bustina in mano al cliente? Ma farlo un po’ più lungo lo spot e mostrare un reale scambio?) e andare con la fidanzatina carina pulitina e affettuosa. Peccato che questa non sia la realtà, e semmai una parte di realtà,e mi si scusi se a me dei problemi di questa gente non frega una mazza. Perché il problema non è Farsi o Farsi la propria vita, ma “Farsi perché ti sembra che una vita non ce l’hai”, e mi spiace ma a me dei problemi di questi cretinetti non interessa nulla e non voglio i miei soldi di contribuente spesi in queste cazzate. Hanno risorse che altri giovani si sognano per imparare che la droga fa male. La metafora è bambinesca e maschilista (perché una donna? Perché non mostrare il ragazzo insieme al pusher che festeggiano in un grande albergo in cui la gente inizia ad avvizzire e a cadere in polvere, con il ragazzo che si guarda le mani a cui sta per succedere la stessa cosa?). Lo volete vedere un bello spot contro la droga? Eccolo (è in inglese ma penso si capisca abbastanza): http://www.youtube.com/watch?v=nMwxWHaZUro

  5. Gaia

    Ai giusti commenti di Flavio e Francesco, aggiungerei (anzi no, rileggendo meglio i commenti di Francesco noto con piacere che anche lui fa notare questo aspetto) che come donna (abbastanza piacente, non lo dico perché sono una cozza) mi sento molto offesa e indignata. Non siamo rimasti a 30 anni fa, bensì siamo involuti al Medioevo. La droga ossia il male è rappresentato da una bella donna. È L’ORA DI FINIRLA CON QUESTE STR*** CATTO-PERBENISTE.
    Inoltre trovo sbagliato il messaggio “Fatti la tua vita” perché il cretinetti figlio di papà che si fa di pasticche ragiona proprio in questi termini: i soldi ce li ho (anche se glieli dà papino, lui li concepisce come suoi) la vita è mia, mi faccio la mia vita come mi pare, voi fatevi la vostra.
    Offensiva, maschilista, inefficace, stupida e superficiale.

  6. Salvatore-Admin Post author

    Sulla rappresentazione della droga come donna non ci vedrei per forza un discorso sessista.
    La bella signora in bianco rappresenta la tentazione e visto che il protagonista è un ragazzo, giovane e con gli ormoni in ebollizione, è naturale che la tentazione sia una bella donna .

  7. Francesco

    “Sulla rappresentazione della droga come donna non ci vedrei per forza un discorso sessista.”
    Ah no? E quindi se il pusher fosse stato un extracomunitario non sarebbe stato uno spot razzista, giusto? Se non c’è sessismo nel rappresentare il male come donna, non so proprio dove ci sia…
    “La bella signora in bianco rappresenta la tentazione e visto che il protagonista è un ragazzo, giovane e con gli ormoni in ebollizione, è naturale che la tentazione sia una bella donna .”
    Ecco appunto. Un commento del genere definisce chiaramente una concezione ipersemplicistica del problema (e della società in generale, ma andiamo fuori tema).
    E’ proprio il discorso tentazione che non funziona. Anche perché avendola consumata qualche sostanza psicotropa, ed avendo una certa esperienza indiretta nel settore, aggiungo che il meccanismo non è affatto quello indicato. Nessuno si pone il dubbio mi faccio una pasticca o mi faccio la mia ragazza, anzi…nell’etica di mi godo la vita le due cose vanno a braccetto, proprio perché (come sanno anche i muri) le pasticche come quelle comprate dal ragazzo si prendono proprio per potersi “godere meglio” la vita.
    Ripeto, il messaggio poteva essere molto più efficace se si fosse fatto vedere il ragazzo ad una festa che consuma le pasticche, la festa si fa sempre più veloce e frenetica, finché ad un certo punto
    a) tutto brucia per la troppa velocità
    b) il ragazzo si accorge di essere circondato da zombie che vanno in pezzi, poi si guarda le mani e sta succedendo anche a lui oppure ancora meglio
    c) il ragazzo passa le pasticche alla ragazza e a zombificarsi o bruciare per prima è lei
    dopodiché il ragazzo si sveglia, etc.
    QUESTO è quello che fanno le pasticche. Niente eve tentatrici da film anni ’70. Le pasticche ti fanno andare sempre più veloce, ti fanno “godere la vita”…e ti si mangiano da dentro.
    Ai miei tempi di 18enne vedendo uno spot del genere gli avremmo ruttato in faccia (alla tv) io e i miei amici (nessuno dei quali si è mai preso una pasticca in vita sua). Ma la pubblicità progresso dell’aids ci ha spaventato eccome… QUELLE erano pubblicità.

  8. Gaia

    Salvatore È PROPRIO QUESTA la cosa grave: che tu, e come te sicuramente molti altri e altre, non ti renda conto di quanto questo spot sia sessista perché la droga, il male sono rappresentati (ancora???)come una bella donna, e che si diffonda questo messaggio. Ma almeno negli spot contro la droga non si possono evitare i riferimenti al sesso?
    Ma poi: che c’entra il sesso? Siamo ancora legati al luogo comune “Sesso droga e Rock’n’Roll” (Rock da sostituire a piacere con altro tipo di musica)? Ce ne rendiamo conto?
    Diròtti che secondo me questo spot indirettamente dà anche una rappresentazione contorta del sesso. Sesso UGUALE male, tentazione, messo alla stessa stregua della droga. NO, NO, e NO!
    Ma dive viviamo?

    Salvatore questi sono messaggi indiretti, che ci propinano e ci inculcano senza che ce ne rendiamo conto e proprio per questo è bene aprire gli occhi.

    ps: tanto per mettere le mani avanti, non sono nemmeno lontanamente femminista e non sopporto le esagerazioni del femminismo.

  9. Gaia

    Infatti anch’io ho pensato alle buone vecchie campagne anti AIDS e pro profilattico con cui ci bombardavano negli anni 80 e 90.
    L’alone viola che si diffonde man mano che le persone vengono contagiate. E la musica sempre più insistente. Persone di qualsiasi fascia di età e categoria, dal drogatazzo eroinomane alla ragazza pulitina e perbenino al buon padre di famiglia ETERO. Se non ricordo male, non si vedevano le facce delle persone, non si vedeva se erano belli o brutti. Erano persone normali. Quella era una campagna che combatteva i pregiudizi e l’ignoranza delle persone al tempo stesso su droga (le siringhe condivise) mancata profilassi sessuale (rapporti non protetti) e pregiudizi (non importa essere un derelitto per strada, la becchi anche se vai in giacca e cravatta e la attacchi pure a tua moglie.
    Vabbè, ripeto. Spot inutile e superficiale questo sulle pasticche, oltre che molto ma molto sessista.

  10. Alessandro

    A me sembra una cagata! Ho scritto su questo carinissimo sito un mio giudizio sugli spot sulla sicurezza stradale. Senza ripetermi posso semplicemente affermare che ci sono spot USA, uno in particolare di un regista italiano, davvero convincenti. Spero di beccarlo su You Tube ma non ci conto tanto a causa della dell’estrema durezza. Qui, in Italia, coloro che fanno questo genere di pubblicità sociale sembrano dei veri dilettanti. Almeno lo Stato rimarmi i soldi per dedicarli a cose più convincenti e serie.

  11. Francesco

    Ho presente forse non lo spot in particolare ma il tipo di pubblicità, si trova negli USA ma in generale anche in altri paesi anglosassoni. Sono molto cruenti ma estremamente efficaci…

  12. Alessandro

    Si, efficacissimi! In quello spot si vede un ragazzone deficientone che abborda una giovane ragazzetta. I due si ubriacano durante la corsa assordante, poi lo schianto nei minimi particolari, con tanto di ultimo respiro. Al termine si vede la madre della ragazzetta mentre accarezza il viso della figlia che giace nella bara e, in sovraimpressione, il suo ricordo di quando era più piccola e sorridente nei suoi anni spensierati. Finisce con una scritta che dice (tradotto): è finito tutto, nel peggiore dei modi, per una testa di cazzo!”. Sono rimasto davvero colpito e mi son detto: gli americani esagerano sempre ma sono convincenti! Pochi giorni dopo, apro una rivista e vedo una foto dello spot. Leggo l’articolo e, con una certa meraviglia, scopro che l’ideatore e regista è un italiano (Giulio Gangi). Quelli sono spot che ti fanno davvero riflettere. Ancora mi vengono in mente quelle scene.

  13. Laura

    Mio figlio di 2 anni è terrorizzato dalla pubblicità della Vigorsol! Ed ora questo!
    Ma che sta succedendo ai pubblicitari?
    Non sono più capaci di veicolare un messaggio senza ricorrere a tette, culi e mostri di vario genere?
    Che fa il garante?
    Che significa fascia protetta?
    Chi tutela i più piccoli?

  14. lidia

    I miei figli di 12 e 7 anni sono scioccati, il piccolo non vuole più dormire solo la notte, il grande, chiede di dormire nello stesso letto abbracciato al fratello. Tutto questo perchè ciò che trasmette questo spot, è un messaggio di terrore e non comunica la realtà, cioè, la droga porta alla morte.Sarebbe stato ugualmente efficace una bara ed un corteo funebre, sicuramente triste, ma nel contempo una realtà nuda e cruda. Per un genitore è più facile spiegare al proprio figlio l’esistenza della morte, che quella dei mostri. Cercherò in tutti i modi di divulgare la notizia su facebook, per ricordare a chi ci governa, che esistono anche i bambini, essi più di tutti, vanno tutelati.

  15. gianluca

    pubblicità di cazzo!
    vista stamattina alle 11.30 con i bambini davanti alla tv.
    roba da dementi

  16. lillo

    Poco fà mio figlio di cinque anni ha visto questa pubblicità mentre io ero in un’altra stanza con la sorellina . Si è terrorizzato. Ok la prevenzione il messaggio tutto quello che vuoi, ma attenzione quando dove e come.

  17. Jo

    Bambini a parte..questa campagna fa schifo, è orrenda, è il riflesso di un italia ormai poco creativa, poco intelligente, che tramite appalti truccati o conoscenze di troppo affida lavori a gente non competente in materia. Non voglio immaginare quanto si è speso per fare questa campagna..
    Vergognatevi!

  18. eleonora

    non capisco perchè la droga faccia male lo ha detto anche kofi che andrebbe legalizzata.
    io sono 10 anni che mi facci un 5 dosi di coca al giorno e non sono dipendente.
    ci guido anche sopra e se escludiamo quella volta che un albero si è messo di traverso alla strada o quel barbone che ha deciso di buttarsi sotto la mia macchina non ho mai avuto problemi viva pannella

  19. Anna

    Lidi dice:”I miei figli di 12 e 7 anni sono scioccati, il piccolo non vuole più dormire solo la notte, il grande, chiede di dormire nello stesso letto abbracciato al fratello.”
    è questo che odio di questa pubblicità il fatto che terrorizza i bambini perchè loro non sanno che quello è qualcosa derivante da un estenuante trucco e da un enorme lavoro al pc… come fai a spiegare ai bambini che quello è dato da un programma per pc avanzato??? io mi chiedo se gli ideatori hanno pensato bene prima di fare questo spot… secondo me hanno pensato ai ragazzi e non hai bambini!!!

    è orribile… tutte le volte che passava in tv io cambiavo canale per il ribrezzo che porto verso questo spot odioso…. e quando lo hanno messo in stazione??? passavo ogni 3 minuti… ragazzi era diventato un’ossessione… fa veramente schifo!!!

    spero che il prossimo non sia così!

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