Basta la parola. Il meglio e il peggio della pubblicità
La pubblicità che vorrei
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Sostengo, approvo e diffondo il contenuto di questo spot contro i botti di capodanno.
Il video va in onda sulle tv locali della zona di Napoli, dove il problema è grave, ma nonostante da anni sia combattuto con tutti i mezzi di informazione non accenna a risolversi.
Quindi diffondo questo video sperando che possa contribuire a fare informazione e a far prendere coscienza della pericolosità di questa consuetudine.
A capodanno si sparano i botti come segno beneaugurante, per avere fortuna nell’anno nuovo.
E’ evidente che è una enorme sciocchezza e le prove sono sotto gli occhi di tutti.
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Di questo spot hanno già scritto molti e la pubblicità virale ha già funzionato meglio della pubblicità tradizionale.
Tutti ne parlano, tutti lo criticano, ma dal punto di vista politico.
Volendo fare polemica il filmato è stato taroccato, modificato e doppiato per mostrare un’altra Italia, molto diversa. Reale anche l’Italia dei vari disagi, ma appunto un’altra Italia. Tutto ciò che succede in Italia non toglie che comunque siamo proprietari di monumenti e panorami spettacolari.
Io invece voglio esaminare questo filmato dal punto di vista della riuscita pubblicitaria, lasciando da parte ogni altra considerazione.
Questa pubblicità non ha molti passaggi in tv, anche se li meriterebbe, perchè non è commerciale, ma si tratta di una delle cosiddette ‘pubblicità progresso’ e precisamente è una campagna contro il fumo .
Fa parte di un progetto europeo che vuole educare contro il fumo ed è diviso in categorie, come potete vedere dal sito ufficiale:
Il filmato in questione è dedicato al primpo punto, non voglio cominciare, e parla di Elena che avrebbe escogitato un sistema personale, speciale e del tutto originale per rifiutare le sigarette. Continua a leggere …