Basta la parola. Il meglio e il peggio della pubblicità
La pubblicità che vorrei
Non so a voi, ma a me questo spot piace tantissimo .
Analizzandolo punto per punto non è niente di speciale.
Il concerto ? Gia visto .
Il pinguino ? Già visto .
Il testimonial animale ? Già visto .
Ma nell’insieme è uno spot piacevole, che si ricorda, che ti fermi un attimo ad ascoltare.
Già, ad ascoltare, non a vedere, perchè ciò che rende migliore questo spot è la voce di Elio . Continua a leggere …
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Ma perchè ? Ma soprattutto perchèèè ? Diceva un vecchio tormentone della tv.
Va bene che a puntare su un protagonista animale è uno dei cavalli (appunto) di battaglia vincenti degli spot pubblicitari.
Va bene che ormai tutti gli animali sono stati già presi: marmotte, delfini, cavalli, scoiattoli, cani (anche troppi, anche a due zampe), gatti, leoni, tigri, coccinelle, leoni marini, gorilla.
E puntare su un bell’orso dal pelo folto e marrone e dalla battuta simpatica non sarebbe neanche sbagliato.
Ma l’accostamento con lo marchio ed il messaggio per me non ha davvero senso.
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E’ bello sentirsi sempre a casa.
E’ una assoluta verità, quasi una ovvietà, ed infatti la pubblicità, che deve trasmettere sempre messaggi positivi e rassicuranti, ha sempre fatto largo uso di questo concetto .
Con leggere varianti che non si sono mai scostate dal messaggio di fondo “vogliamo farti sentire a tuo agio come a casa tua” ricordo al volo diverse campagne pubblicitarie su questo tema: Coca-cola, MCDonald’s , Le Fablier, Barilla, Buitoni, Proraso, diverse catene di supermercati e sono sicuro me ne dimentico qualcuna.
Casa propria è sinonimo di cibi genuini, tranquillità, agio e comodità, sicurezza, stabilità, famiglia . Associare un qualsiasi prodotto a casa propria significa associargli tanti sentimenti positivi che faranno accogliere il messaggio pubblicitario con minor diffidenza .
Per questo motivo questa associazione è molto sfruttata, ma non sempre con i risultati ottenuti da questo nuovo spot per Vodafone Station. Continua a leggere …
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Fare il genitore è un mestiere difficile. A fare il genitore nessuno ti può insegnare. Tutti i genitori sbagliano e tu farai gli stessi sbagli dei tuoi.Ulli ulli chi li fa se li trastulli .
Davvero non esiste il manuale del buon genitore, ma a volte gli errori sono evidenti anche se non hai studiato pedagogia, e non sai neanche cosa significa.
Lanci la carta igienica per casa e ci avvolgi i mobili ? Ora la prendi, la riarrotoli ben benino ed i pezzi che hai rotto li ripieghi come tanti fazzolettini.
Ti piace giocare con le pentole e picchiare i mestoli ? Adesso prendi i fazzolettini di prima e lucidi tutte le pentole una ad una .
Volevi vedere se le chiavi galleggiano ? No, te lo dico io. E adesso le riprendi e ti scordi la Wii per due giorni .
Volevi il mantello come Superman ? Allora usa la tua supervelocità per rimettere tutto a posto e poi vai a pensare nella tua fortezza di ghiaccio (o la cameretta, fa lo stesso). Continua a leggere …
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Francesco Totti che piange come un bambino, anzi un pupone, è carino … per il resto lasciamo stare.
Dopo una serie di spot indovinati la Vodafone fa un bel passo indietro sia come idee che come realizzazione.
Lo spot mi sembra fatto un po’ di corsa, con immagini non subito chiare e che non supportano adeguatamente il messaggio.
Ma se ‘ognuno usa internet a modo suo‘ non si potevano trovare degli esempi un po’ più credibili ?