Pubblicità De Cecco: Il segreto della buona pasta non lo conoscono i MasterChef
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In questo periodo in cui sembra che la cucina sia diventata un’arte alla portata di pochissimi eletti, i masterchef, questo spot mi sembra dare la giusta risposta per ridimensionare i nuovi divi culinari.
Per il masterchef la cucina non è arte, è meccanica, è fisica, è una legge quantistica . Per il masterchef un buon piatto di pasta deve avere 7 minuti e 51 secondi di cottura. Se sono 7 minuti e 53 secondi è merda .
Per il masterchef il condimento deve contenere erbe della patagonia, sali dell’Himalaya e 36 granelli contati di pepe della nuova guinea macinato con pietra vulcanica.
Ma la buona cucina non è il sapore perfetto. La buona cucina è quella che ti ricorda il piatto di mamma quando eri piccolo, il dolce della domenica sempre uguale, sempre buono, la pasta aglio e olio sempre valida per invitare due amici all’improvviso .
Ed un buon cuoco non ha bisogno di una dispensa in cui tutto proviene dal negozietto ricercato, che non può fare la parmigiana perchè le melanzane sono state colte tre giorni prima.
Un buon cuoco apre il frigo, guarda quello che c’è e si inventa la ricetta adattandosi agli ingredienti.
Ed un buon cuoco dovrebbe avere verso la sua ricetta lo stesso atteggiamento che ha Michele in questo spot .
Non ha paura della ricetta, la crea, la inventa, la sbaglia anche, ma chi se ne frega .
Cucinare non deve essere una prova d’esame, perchè il risultato non sarà mai buono.
Mangiare bene non si misura, mangiare bene si sente, con le emozioni, con la voglia stessa di mangiare e di mangiare insieme agli altri .
Perciò Michele conosce il segreto della buona pasta, che non è la pasta, ma la voglia di mangiarla.