Pubblicità Ferrero condannata in USA per gli spot Nutella, ma in Italia dice le stesse cose
[immyt vidi=”ThIrw_LpuRA”]
Questo è lo spot per cui negli Stati Uniti la italiana Ferrero è stata condannata al risarcimento danni per una cifra che si presume intorno ai 3 milioni di dollari.
La prima denuncia contro Ferrero era stata presentata nel 2011 da Athena Hohemberg, una madre californiana che, dopo aver dato da mangiare alla figlia di quattro anni una porzione di Nutella, si era accorta dell’alta percentuale di grassi saturi e zuccheri trattati presenti nel prodotto.
Per questo motivo il produttore della Nutella, Ferrero USA, Inc.(sede a Somerset, in New Jersey) filiale americana della multinazionale piemontese Ferrero dovra’ pagare 505.000 dollari alla signora Hohenberg e mettere a disposizione altri $2.5 milioni che saranno suddivisi tra i consumatori che hanno intentato la class action.
Il giudice ha deciso inoltre che chiunque puo’ dimostrare di aver comprato un barattolo di Nutella negli Stati Uniti tra l’1 gennaio 2008 e il 3 febbraio 2012 (in California tra l’1 agosto 2009 e il 23 gennaio 2012) puo’ tuttora presentare denuncia, entro il 5 luglio 2012, e partecipare cosi’ alla class action ed ottenere il risarcimento di $4,00 per una confezione fino a 5 barattoli, per un totale massimo di $20 per famiglia.Oltre al risarcimento, la Ferrero dovrà cambiare la campagna pubblicitaria americana e modificare l’etichetta per evidenziare il livello di grassi e zuccheri presenti in un barattolo.
[immyt vidi=”bqovWG_ewk0″]
ed anche dove il consiglio proviene da Tata Lucia, nota ai telespettatori Sky per i suoi consigli per la buona educazione dei bambini.
[immyt vidi=”CsWe1LaE_z0″]
A quanto pare in Italia i grassi saturi non fanno male !
Comunque non condanno certo la Nutella (davvero che monto sarebbe senza Nutella), ma se un messaggio è falso e la pubblicità è ingannevole lo è dappertutto. Ferrero può benissimo continuare a vendere il suo prodotto descrivendolo come una golosità, ma non come un corretto nutrimento.