Pubblicità Invicta come tua madre
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Io lo chiamo effetto Brumotti. D aquando il campione di Bike Trial ha mostrato al pubblico di Striscia la notizia le sue incredibili evoluzioni con la bicicletta è stato sdoganato il divertimento con rischi connessi.
Se prima vedendo un filmato di un ragazzo che si schianta per terra dopo aver tentato un salto dalla pedana pensavi ‘che idiota‘ adesso pensi ‘che imbranato‘, nel senso che mentre prima era un azione da non fare per gli evidenti rischi, adesso è un azione che puoi anche fare, ma devi essere allenato e preparato.
I video numerosi e dagli alterni risultati delle imitazioni di Brumotti sono tra i più cliccati di youtube ed è stata quindi una conseguenza che le acrobazie diventassero anche tema di spot pubblicitari.
Ne abbiamo già visti diversi, ma questa volta gli pseudo-acrobati vengono mostrati nel loro lato da imbranati.
Il video mostra evoluzioni che sarebbero spettacolari se realizzate con successo che invece diventano ridicolmente divertenti per il loro infausto finale.
L’effetto ‘paperissima‘ è scongiurato dalla voce fuori campo, sintetizzata e dal tono monotono, che dispensa consigli da genitore a figlio. Mettiti il maglione, che fa freddo. Stai dritto con quella schiena. comportati bene. Consigli non ascoltati come spesso succede.
Questi consigli hanno un doppio scopo. Rendono veramente divertente il filmato ed hanno la funzione di stimolare l’acquisto.
Infatti il prodotto e lo spot sono destinati agli adolescenti e non c’è miglior cosa per vendere ad un adolescente che stimolare il suo senso di ribellione verso i genitori ed i consigli ritenuti ‘barbosi‘.
Anche vedendo l’altro spot della serie, che sostituisce lo snowboard con lo skateboard, l’effetto è lo stesso.
La campagna pubblicitaria avrà sicuramente successo ed aiuterà le vendite ed è da considerare che non descrive assolutamente la qualità del prodotto, le sue caratteristiche, i colori o la rifinitura delle cuciture.
Lo spot anzi non parla per niente del prodotto, come ormai succede nel 90% degli spot pubblicitari, e c’è da domandarsi che strada ha preso la pubblicità.