Storia della pubblicità

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La pubblicità è una forma di comunicazione di massa che ha lo scopo di promuovere la vendita di prodotti o servizi, o di influenzare le opinioni o i comportamenti del pubblico. La pubblicità ha origini antiche e si è evoluta nel tempo con l’invenzione dei mezzi di stampa e di diffusione. In questo articolo ripercorriamo le tappe principali della storia della pubblicità, dal primo manifesto al web e ai servizi di streaming.

Come e quando è nata la pubblicità

Il concetto di pubblicità è intimamente legato a quello di propaganda e di commercio. Già nell’antichità esistevano forme di comunicazione pubblicitaria, come le iscrizioni, le insegne e i simboli che indicavano le attività commerciali o le offerte di beni e servizi. Ad esempio, presso gli scavi archeologici di Pompei si possono leggere ancora oggi delle scritte sui muri delle case romane che invitavano i passanti a votare per un certo candidato alle elezioni, a assistere a uno spettacolo di gladiatori o a frequentare una casa di tolleranza.

Tuttavia, il concetto moderno di pubblicità, così come lo intendiamo oggi, riguarda soprattutto la creazione di messaggi a pagamento da diffondere attraverso i mezzi di comunicazione di massa, come la carta stampata, la radio, la televisione e il web. Questo tipo di pubblicità nasce con l’invenzione della stampa in Europa, che permette la diffusione di opuscoli, volantini e manifesti per reclamizzare prodotti, servizi o eventi.

storia della pubblicità

Il primo manifesto pubblicitario

Il manifesto pubblicitario è una forma di comunicazione visiva che utilizza immagini e testi per catturare l’attenzione del pubblico e trasmettere un messaggio persuasivo. Il manifesto pubblicitario nasce nel XV secolo con l’invenzione della stampa a caratteri mobili, che rende possibile la riproduzione di grandi fogli illustrati.

Il primo manifesto pubblicitario documentato è quello creato da Jean du Pré a Reims nel 1482 per promuovere un libro sulla vita dei santi. Il manifesto era composto da una grande xilografia che raffigurava una scena religiosa e da un testo che elencava i contenuti e il prezzo del libro.

Nel corso dei secoli, il manifesto pubblicitario si sviluppa come forma d’arte e come strumento di marketing, sfruttando le tecniche artistiche e grafiche dell’epoca e adattandosi ai gusti e alle esigenze del pubblico. Tra i maestri del manifesto pubblicitario si ricordano artisti come Henri de Toulouse-Lautrec, Leonetto Cappiello, Alphonse Mucha e Marcello Dudovich.

Il primo annuncio pubblicitario su un giornale

Il giornale è un mezzo di comunicazione scritta che riporta notizie e informazioni su vari argomenti. Il giornale nasce nel XVII secolo con l’intento di informare il pubblico sugli avvenimenti politici, sociali e culturali del tempo.

Il primo annuncio pubblicitario su un giornale risale al 1690 ed è stato scoperto sul “Protogiornale Veneto Perpetuo“, un almanacco veneziano che conteneva anche notizie, previsioni meteorologiche e oroscopi. L’annuncio era relativo alla vendita di una casa in campagna e recitava: “Si vende una casa in campagna con orto et giardino et altre comodità; chi ne volesse havere notitia vada dal Sig.r Gioseppe Zanetti Libraro in Merceria“.

Da allora, il giornale diventa uno dei principali veicoli della pubblicità, che si inserisce tra le pagine delle notizie o nelle apposite rubriche dedicate agli annunci commerciali o personali. La pubblicità sui giornali si caratterizza per l’uso di testi brevi e concisi, accompagnati da immagini o loghi, che devono attirare l’interesse del lettore e invitarlo all’azione.

Il primo annuncio pubblicitario alla radio

La radio è un mezzo di comunicazione sonora che trasmette suoni e parole attraverso le onde elettromagnetiche. La radio nasce alla fine del XIX secolo grazie agli esperimenti di Guglielmo Marconi, che riesce a inviare segnali senza fili a distanza.

Il primo annuncio pubblicitario alla radio risale al 1922 ed è stato trasmesso dalla stazione WEAF di New York. L’annuncio era relativo alla vendita di appartamenti nel Queens e durava 10 minuti. Il testo dell’annuncio era il seguente:

“The Hawthorne Court Apartments in Jackson Heights are not just a development, but a city planning project. The apartments are located in a beautiful section of New York City, only 15 minutes from the Pennsylvania Station by the Long Island Railroad. The apartments are spacious and comfortable, with electric refrigeration, gas ranges, electric dishwashers and other modern conveniences. The prices range from $8,000 to $20,000, and the terms are very reasonable. If you are interested in buying or renting an apartment in the Hawthorne Court, please call the Hawthorne Court Corporation at Bryant 9-7750, or visit the sales office on the premises.”

Da allora, la radio diventa uno dei mezzi preferiti dalla pubblicità, che si inserisce tra i programmi musicali, di intrattenimento o di informazione. La pubblicità alla radio si caratterizza per l’uso di voci, musiche, effetti sonori e slogan che devono catturare l’attenzione dell’ascoltatore e trasmettere un messaggio efficace.

Il primo annuncio pubblicitario in tv

La televisione è un mezzo di comunicazione audiovisiva che trasmette immagini e suoni attraverso le onde elettromagnetiche o i cavi. La televisione nasce negli anni ’20 del XX secolo grazie agli esperimenti di John Logie Baird, che riesce a trasmettere le prime immagini in movimento.

Il primo annuncio pubblicitario in tv risale al 1941 ed è stato trasmesso dalla stazione WNBT di New York. L’annuncio era relativo alla vendita di orologi della Bulova e durava 10 secondi. Il testo dell’annuncio era il seguente:

“America runs on Bulova time.”

Da allora, la televisione diventa il mezzo più potente e diffuso della pubblicità, che si inserisce tra i programmi di vario genere o nelle apposite interruzioni chiamate spot. La pubblicità in tv si caratterizza per l’uso di immagini, suoni, parole e musiche che devono creare un impatto emotivo sullo spettatore e convincerlo ad acquistare il prodotto o il servizio promosso.

La pubblicità sul web

Il web è un mezzo di comunicazione digitale che permette di accedere a contenuti multimediali attraverso una rete di computer connessi tra loro. Il web nasce nel 1989 grazie al progetto di Tim Berners-Lee, che crea il primo sito web della storia.

La pubblicità sul web risale agli anni ’90 del XX secolo ed è legata allo sviluppo dei primi motori di ricerca e dei primi portali online. La pubblicità sul web si basa principalmente su due modelli: il pay per click (PPC) e il pay per impression (PPI). Nel primo caso, l’inserzionista paga solo quando l’utente clicca sul suo annuncio; nel secondo caso, l’inserzionista paga in base al numero di volte che il suo annuncio viene visualizzato.

La pubblicità sul web si presenta sotto diverse forme, tra cui:

  • Banner: sono delle immagini o dei testi che appaiono nella parte superiore o laterale delle pagine web.
  • Pop-up: sono delle finestre che si aprono automaticamente sopra o sotto le pagine web.
  • Link sponsorizzati: sono dei link che appaiono nei risultati dei motori di ricerca o nelle pagine web in relazione alle parole chiave digitate dall’utente.
  • Native advertising: sono dei contenuti che si integrano nel contesto editoriale delle pagine web senza interrompere la fruizione da parte dell’utente. Possono essere articoli, video, infografiche o altri formati che offrono informazioni o intrattenimento in linea con il tema del sito ospitante.
  • Social media advertising: sono dei contenuti che vengono diffusi attraverso i social network, come Facebook, Instagram, Twitter o YouTube. Possono essere post, storie, video, immagini o altri formati che mirano a creare engagement e interazione con gli utenti.
  • Influencer marketing: è una forma di pubblicità che si basa sulla collaborazione tra un brand e una persona influente nel suo settore o nella sua nicchia di mercato. L’influencer promuove il prodotto o il servizio del brand attraverso i suoi canali di comunicazione, come blog, podcast, social network o altri mezzi.
  • Email marketing: è una forma di pubblicità che si basa sull’invio di messaggi di posta elettronica a una lista di contatti interessati al prodotto o al servizio del brand. L’email marketing ha lo scopo di informare, fidelizzare e stimolare all’azione i destinatari.

La pubblicità sul web offre diversi vantaggi rispetto alla pubblicità tradizionale, tra cui:

  • La possibilità di raggiungere un pubblico ampio e segmentato in base a vari criteri, come l’età, il sesso, la posizione geografica, gli interessi, il comportamento e le preferenze.
  • La possibilità di misurare con precisione i risultati delle campagne pubblicitarie, grazie a strumenti di analisi e monitoraggio che forniscono dati e statistiche sulle performance degli annunci.
  • La possibilità di ottimizzare le campagne pubblicitarie in tempo reale, modificando gli elementi degli annunci in base ai feedback e ai comportamenti degli utenti.
  • La possibilità di sfruttare la viralità e il passaparola degli utenti, che possono condividere e commentare i contenuti pubblicitari sui social network o su altri canali.

Le pubblicità sui servizi di streaming

I servizi di streaming sono dei servizi online che permettono di accedere a contenuti multimediali, come film, serie tv, musica, podcast o videogiochi, senza doverli scaricare sul proprio dispositivo. I servizi di streaming possono essere gratuiti o a pagamento, e possono offrire diverse modalità di fruizione dei contenuti.

La pubblicità sui servizi di streaming è una forma di pubblicità che si inserisce tra i contenuti offerti dai servizi stessi o che li accompagna in modo integrato. La pubblicità sui servizi di streaming può avere diversi obiettivi, tra cui:

  • Generare entrate per i servizi stessi, che possono offrire ai propri utenti la possibilità di accedere ai contenuti gratuitamente o a un prezzo ridotto in cambio della visione degli annunci.
  • Promuovere i contenuti stessi dei servizi di streaming, creando anticipazione e curiosità per le novità o per le produzioni originali.
  • Promuovere prodotti o servizi di terze parti, sfruttando la popolarità e l’affinità dei contenuti dei servizi di streaming con il target di riferimento.

La pubblicità sui servizi di streaming si presenta sotto diverse forme, tra cui:

  • Spot: sono dei brevi video che vengono trasmessi prima, durante o dopo la visione dei contenuti dei servizi di streaming. Gli spot possono essere skippabili o non skippabili, ossia possono essere saltati o meno dall’utente dopo un certo tempo.
  • Banner: sono delle immagini o dei testi che appaiono nella parte inferiore dello schermo durante la visione dei contenuti dei servizi di streaming. I banner possono essere cliccabili o non cliccabili, ossia possono rimandare a un sito web o a un’applicazione correlata all’annuncio o meno.
  • Branded content: sono dei contenuti che vengono realizzati in collaborazione tra un brand e un servizio di streaming, integrando il prodotto o il servizio del brand nel contesto narrativo del contenuto stesso. Il branded content può essere esplicito o implicito, ossia può evidenziare o meno il legame tra il brand e il contenuto.
  • Product placement: è una forma di branded content che consiste nell’inserire il prodotto o il servizio di un brand all’interno di un contenuto di un servizio di streaming, senza interrompere la trama o il flusso del contenuto stesso. Il product placement può essere attivo o passivo, ossia può coinvolgere o meno i personaggi del contenuto nell’uso o nella menzione del prodotto o del servizio.

La pubblicità sui servizi di streaming offre diversi vantaggi rispetto alla pubblicità tradizionale, tra cui:

  • La possibilità di raggiungere un pubblico giovane e attento, che utilizza i servizi di streaming come principale fonte di intrattenimento e informazione.
  • La possibilità di creare una maggiore connessione emotiva con il pubblico, sfruttando la qualità e la rilevanza dei contenuti dei servizi di streaming e la loro capacità di coinvolgere e appassionare gli utenti.
  • La possibilità di sfruttare la personalizzazione e la segmentazione dei contenuti dei servizi di streaming, che si adattano ai gusti e alle preferenze degli utenti, offrendo loro una esperienza su misura.

Quindi la pubblicità è:

La pubblicità è una forma di comunicazione di massa che ha lo scopo di promuovere la vendita di prodotti o servizi, o di influenzare le opinioni o i comportamenti del pubblico. La pubblicità ha origini antiche e si è evoluta nel tempo con l’invenzione dei mezzi di stampa e di diffusione. In questo articolo abbiamo ripercorso le tappe principali della storia della pubblicità, dal primo manifesto al web e ai servizi di streaming.

Abbiamo visto come la pubblicità si sia adattata ai cambiamenti tecnologici e sociali, sfruttando le potenzialità e le opportunità offerte dai diversi mezzi di comunicazione. Abbiamo visto anche come la pubblicità abbia assunto diverse forme e modalità, in base agli obiettivi, ai target e ai contesti in cui si inserisce.

La pubblicità è un fenomeno complesso e dinamico, che richiede creatività, strategia e analisi. La pubblicità è anche un fenomeno controverso e dibattuto, che solleva questioni etiche, legali e sociali. La pubblicità è infine un fenomeno in continua evoluzione, che deve affrontare le sfide e le tendenze del futuro.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile per conoscere meglio la storia della pubblicità e per approfondire i suoi aspetti più interessanti. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo sui tuoi social network preferiti e lascia un commento con le tue opinioni o domande.

Storia della pubblicità ultima modifica: 2023-06-12T10:07:03+02:00 da blp.admin

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