Emozioni vere senza tecnologia

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Bisogna ammettere che i videogiochi moderni sono molto appassionanti e realistici. Io ho l’età per aver giocato a pong sul televisore di casa, quella specie di tennis con due linee verticali che andavano solo dall’alto in basso e viceversa per colpire la pallina . Ed era veramente divertente; quando avevo un compagno con cui giocare ci potevo passare il pomeriggio .

Pong agli occhi dei ragazzi di oggi è veramente ridicolo. Loro hanno console con giochi dalla grafica reale, veri film pilotati dal joystick. Hanno giochi di realtà virtuale nel loro smartphone . Condividono lo stesso gioco a distanza, ognuno nella propria cameretta, eppure connesso con gli altri partecipanti, con cui chattano o parlano a distanza .

La tecnologia moderna è straordinaria, questo è assodato. Permette di calarsi completamente in un mondo diverso, appassionante, e comunque partecipativa . Nonostante i tanti allarmi sull’isolamento che causerebbero questi giochi, i ragazzi li preferiscono creandosi amici virtuali con cui giocano insieme in tempo reale.
Tutto bello, anche noi adulti quando prendiamo in mano il wiimote della wii e memori delle nostre partite a pong giochiamo a Virtual Tennis perdiamo il senso della realtà e ci sentiamo Nadal o Djokovic .
Però da adulti sappiamo che quello è il divertimento di un’ora, la vita vera è fuori .

La vita vera. Come è difficile far capire questo concetto ai giovanissimi . Pensano che divertirsi sia tutto, e non importa come si divertono .
Questo filmato di Wind è bellissimo in questo senso .
Il ragazzo (bravissimo nello spot tra l’altro) deve scegliere quale gioco fare. Non se giocare o studiare, giocare od aiutare la mamma in casa, per cui la risposta dipendesse da lui sarebbe scontata. Deve scegliere tra un gioco e l’altro .

Meglio restare in casa a giocare ad un videogioco appassionante o andare ad incontrare gli amici, al più classico dei campetti ? Comodo nel letto o arrischiarsi in una partita a calcetto che potrebbe anche rivelare amarezze .
La vita vera è fuori. Il ragazzo prende la decisione giusta, ma non lo sa quando decide di accettare l’invito e recarsi al campetto. Lo saprà solo a sera, dopo aver provato, dopo aver rischiato a spengere il suo bellissimo videogioco.

Cosa può imparare nostro figlio, stessa età del protagonista, stessa passione per i videogiochi, vedendo questo spot ?
Che un’ emozione condivisa con gli amici sarà sempre più grande del punteggio record nella top of fame. Che basta vedere sorridere gli amici per sorridere a nostra volta. Che muoversi, correre, saltare è una gioia per il corpo oltre che per l’umore. Che gli amici ci sono se li coltiviamo, se rispondiamo ai loro inviti. E che è facile perderli se preferiamo abbattere l’ultima astronave aliena.

Questo corto di Giuseppe Capotondi con la musica di Elton John, “Rocket Man” dal titolo “Una grande giornata” ha registrato oltre 8 milioni e mezzo di visualizzazioni su Facebook e più di 1 milione e 200 mila visualizzazioni su Youtube. Numeri che dicono quanto sia stato apprezzato dal pubblico. Affronta tematiche importante in modo semplice e coinvolgente. E’ un video che porta a riflettere su come vivere la vita a pieno e assaporare le vere emozioni.

E’ per questo che ha avuto così tante visualizzazioni.
Io ancora non l’avevo visto e devo ringraziare chi me lo ha segnalato. Se parlavamo di emozioni, anche guardare un video così ne suscita. E poi ne parliamo su internet, su un blog, per chiudere il cerchio. Per chiudere, vi propongo il video qui. Grazie WIND

Buzzoole

Emozioni vere senza tecnologia ultima modifica: 2015-11-16T14:59:15+01:00 da blp.admin

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